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lunedì 27 dicembre 2010

RECENSIONE FILM: A CHRISTMAS CAROL


Era qualche tempo che la Disney non creava un cartone animato degno del celebre marchio, padre di tanti capolavori da oscar. Ebbene, riprendendo il romanzo di Charles Dickens, forse il più famoso, la disney si è riscattata, si è rimessa in gioco e ha creato un piccolo grande capolavoro.

Anche se digitalizzato il cartone animato merita e il cast tanto quanto, con un Jim Carrey straordinario nei panni di Scrooge.

La storia, la conosciamo un po’ tutti, e può essere un modo divertente per riavvicinare i bambini al vero significato del natale, che non è certo quello di riempire gli armadi di giocattoli, bensì far nascere nel proprio cuore Gesù, che nella povertà si è fatto uomo.

Altra nota di merito è certamente la fedeltà allo scritto di Dickens e la rappresentazione meticolosa e precisa degli ambienti inglesi del periodo Vittoriano.

Grandi e piccini riscoprono così il piacere dello stare insieme, del commuoversi e della caducità della vita. Infatti è da prendere come monito il socio di Scrooge, Marley, morto la vigilia di un lontano Natale, che compare al protagonista con lunghissime e pesantissime catene create, afferma, da egli stesso in vita ogni qual volta ha mancato di fare il bene. E’ un’immagine dura forse un po’ spaventosa per dei bambini, ma di certo penetrante.

Personaggio, che invece, muove pietà è il padre del piccolo Timmy, l’ impiegato fedele dell’ufficio di Scrooge. Egli viene maltratto dal vecchio bisbetico, ma nonostante ciò gli è riconoscente e subisce senza fiatare i soprusi del padrone, pur di portare qualche scellino a casa e mantenere la propria famiglia.

Figura non principale ma non di certo da sottovalutare è il nipote di Scrooge, che sprona lo zio a credere nel Natale, cambiare atteggiamento nei confronti delle persone e della società in genere.

Simpatico lo scambio di battute: “Buon Natale zio!”e la replica secca ed acida:“Bubbole, stupidaggini”.

Sorprendente è poi il cambiamento del vecchio, che dopo aver vissuto i Natali passati, presenti e futuri si redime, sapendo cosa ha perso, ma cosciente che può ancora cambiare le sue sorti, davvero funeste se non avesse deciso di redimersi.

Certo, il passato nessuno più potrà ridarglielo e questo per Scrooge è un colpo fatale: rivedere l’amore che provava per la sorella morta giovane, ricordare l’amore incondizionato provato un tempo per una bella giovane ma priva di mezzi, che deciderà poi di non sposare.

In conclusione, questo bel film in un’ora e mezza condensa: amore, allegria, tristezza, malinconia, gioia e sicuramente pietà.


STEFANIA RAGAGLIA


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