«Ci troviamo di fronte ad uno scontro immane e drammatico tra il male e il bene, la morte e la vita, la “cultura della morte” e la “cultura della vita”. Ci troviamo non solo «di fronte», ma necessariamente «in mezzo» a tale conflitto: tutti siamo coinvolti e partecipi, con l'ineludibile responsabilità di scegliere incondizionatamente a favore della vita.» (Giovanni Paolo II, Lettera enciclica Evangelium vitae sul valore e l'inviolabilità della vita umana.)
Pochi giorni fa a Palermo, si è svolta la seconda edizione della “Marcia per la vita”, rispetto all’anno precedente, l’adesione è stata più numerosa, moltissime, infatti, erano le sigle di gruppi e associazioni che hanno aderito all’iniziativa.
Vorrei rendervi partecipi e farvi vivere l’emozione che ho provato io.
Era prevista pioggia proprio nella fascia oraria in cui doveva svolgersi la marcia. Non vi dico l’ansia che ho provato fin quando non sono arrivata a Palermo, con il mio fidanzato, che mi ha accompagnata in questa importante missione. Ma la Sicilia, come dico sempre, non delude mai, e pur essendoci stato un bel sole splendente la mattina e di pomeriggio il cielo sia soltanto un po’ annuvolato, la pioggia tanto attesa, tanto scongiurata e prevista è stata la grande assente di questa giornata. Ammetto, di aver pregato tanto il Signore, affinché nessun impedimento ostacolasse la riuscita della marcia, e mi ha accontentata. Ecco, quindi, la prima soddisfazione, che potrà sembrare banale, ma che in realtà non lo è.
Secondariamente, vorrei descrivervi un po’ come era organizzata la marcia stessa. Al primo posto campeggiavano le mamme con i bambini, poi le autorità civili e a seguire tutti i gruppi e le associazioni.
Sono rimasta particolarmente stupita, del fatto che, la marcia sia un evento trasversale, che cioè coinvolge tutti gli uomini e donne di buona volontà che razionalmente (e non solo per via del loro credo) ritengono aborto ed eutanasia delle follie. E questo è testimoniato, anche, dalla copiosa partecipazione degli evangelici. Il loro striscione era molto significativo: c’era disegnato un neonato con la domanda: “Sono qualcuno o sono qualcosa?”. Uno slogan che racchiude un mondo. E complimenti ai fratelli evangelici per la grinta avuta durante tutta la marcia, infatti a intervalli regolari, urlavano: “Aborto ed eutanasia sono una follia” e altri slogan di questo tipo.
C’era anche chi, faceva silenziosamente il proprio rosario quotidiano, chi lo faceva in gruppo, chi distribuiva volantini e chi silenziosamente marciava contro l’eutanasia (ancora non legalizzata) e l’aborto. Ebbene, non sarà certo questa marcia a fermare i nostri sconsiderati governanti, ma di certo è un segno tangibile del fatto che c’è qualcuno che non tollera e non sopporta queste violenze quotidiane contro il diritto naturale, contro la persona umana, creata a immagine e somiglianza di Dio. Per diritto di cronaca, mi sento in dovere, di dire che, nel contempo nella piazza Politeama, vi era una ‘contro- manifestazione’, i volontari del WWF (se non vado errando) che manifestavano contro le torture sugli animali, contro la caccia etc. Bene, mi sento in obbligo di dire, che urlavano: “salviamo prima i bambini, ma anche loro” (riferito agli animali), ma nella pratica loro sono ben lontani dall’applicare questo slogan, poiché mettono sullo stesso piano un bambino e un animale. La loro è una deformazione ideologica che annebbia e oscura quel loro motto che ho riportato più sopra.
La marcia si è conclusa davanti al teatro Massimo di Palermo.
Spero di poter partecipare nuovamente il prossimo anno.
Vi ricordo l’appuntamento a Roma previsto per il 13 Maggio, per un’altra marcia per la vita.
Infine, mi sento di ringraziare la mia famiglia, perché fin da quando ero bambina mi ha educato alla cultura della vita, il mio fidanzato che con me ha condiviso questa esperienza e infine, ma non perché meno importante, ringrazio Nostro Signore.
STEFANIA RAGAGLIA
specificansi che i wwfini eran QUATTRO gatti (manco a dirlo...) in via di estinzione (!). Non erano più di una ventina. Contro più di mille (se non duemila). :D
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