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giovedì 24 febbraio 2011

DE AMORE. Prima Puntata: Presentazione


Mi sembra doveroso, all’inizio di un nuovo percorso dare le coordinate ai nostri lettori e ai nostri fans, su chi è che scrive e che ha l’ardire di poterne sapere qualcosa in più, tanto da poter dare consigli.
Ebbene, io sono Valentina, vent’anni appena fatti e quindi, vissuti. Sono pochi, avete ragione, ma non credo che questo possa essere d’intralcio al nostro nuovo cammino.
Fidanzata? Chi? Io? MAI! E, allora, giustamente, vi starete domandando, che cosa scrivi a fare sull’Amore? Parlarci di altro. E invece no. Sapete qual è il problema? Che conosco così bene l’amore vissuto dagli altri tanto che sono anche una discreta consigliera a detta degli amici (chiedete agli altri due amministratori del blog!), che quando è capitato a me di averlo di fronte, non ho saputo come comportarmi, come gestire quelle sensazioni; la mia fortuna, se così può essere considerata è stato il fatto che mi è capitato rarissamente e mai in maniera decisa, netta. Esatto, ormai dovreste averlo capito che non sono stata innamorata, neppure una volta nella mia vita. Che c’è? Siete rimasti a bocca aperta? Non vi credo! Dai, simpatie sì, ma amore, quello che fa toccare il cielo con un dito, o meglio, che sfonda il cielo con quel dito, quei sudori freddi, quelle palpitazioni che sembrano squarciare la pelle del petto, quei rombi nelle orecchie (cit. Saffo), no, mai.
Adesso però, c’è una certezza in più.
Io, single incallita, che ha passato l’adolescenza a sfottere le coppiette abbracciate nelle panchine, i compagni di classe che si chiamavano amore e amoruccio, la sorella gemella nelle sue varie avventure\disavventure con corteggiatori, sento che forse è giunto il momento di dare una svolta. Non so quando e perché accadrà, ma ho il sentore che se adesso ho cambiato idea, un’idea che credevo radicata in me, è perché sta per accadermi qualcosa. Cosa, lo scopriremo insieme.
Bene, questo è quanto. Per quel che mi riguarda. Adesso passiamo a voi, sì, voi che leggete.
Non importa quanti anni abbiate, onestamente, rispondete a questa domanda: quante volte vi siete innamorati e la prima volta che qualcuno v’ha fatto battere il cuore? Queste sono domande le cui risposte si conoscono sempre, è un po’ come la data di nascita. E sapete perché? Perché l’amore è qualcosa di così forte e travolgente, con dei sintomi così diversi da qualsiasi malattia che non si dimenticano facilmente, anzi, non si dimenticano mai.
L’amore ha infinite sfaccettature, infinite combinazioni possibili e impossibili per il nostro ristretto modo di vedere il mondo, che riesce a sorprenderci sempre. La nostra rubrica, metterà una volta a settimana un argomento e lo si affronterà dal punto di vista di lui e di lei, anche perché è proprio il modo differente in cui l’uomo e la donna si comportano di fronte questo sentimento che lo rende sui generis.
Detto ciò, per oggi, vi lascio ripensare alla prima volta che incrociando uno sguardo, avete pensato: “E’ la persona che fa per me!” Ripensate. Vi torneranno alla mente, giorni, mesi, anni, andati e che si sono portati via una parte di voi. Non dovete essere nostalgici però, ma al contrario, romantici. Sfondate il cielo con un dito nuovamente e provate a non scendere più.

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