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mercoledì 2 settembre 2009

ORGOGLIO E PREGIUDIZIO. PRICE AND PREJUDICE


E’ un fatto universalmente noto che uno scapolo provvisto di un cospicuo patrimonio non possa fare a meno di prendere moglie. Per poco che si conoscano i sentimenti o le intenzioni di un uomo ricco e senza moglie al momento del suo primo apparire in un certo luogo, questo fatto è così radicato nella mente delle famiglie del vicinato, che egli viene considerato legittima proprietà dell’una o dell’altra delle loro delle loro figliuole.
Cos’è un classico della letteratura? Semplicemente un racconto, una storia, una fiaba, una mezza verità, in cui milioni di persone si rispecchiano, si rispecchiavano e si rispecchieranno. Un classico è qualcosa che può sembrare vecchio, dimenticato, non vi è nulla di più errato. Un classico è un racconto di qualità, molto diverso da un best seller, che può conquistare milioni di lettori, avere successo, ma racchiudere in sé il marcio più marcio (vedi “Il Codice da Vinci”).
Anche le storie dei classici rimangono sempre attuali come per esempio: Madame Bovary, Il canto di Natale, Moll Flanders, Cime Tempestose, Piccole donne, il Giocatore e Guerra e Pace, e questi sono solo alcuni dei titoli più famosi della letteratura mondiale.
Il classico è un fenomeno.

La donnina di cui parlo è Jane Austen. La domanda che spesso sorge spontanea, a chi conosce la biografia dell’autrice, è “Come può una ragazza rimasta sempre sola, senza tanta gioventù che la circondava, senza frequentare i salotti dabbene, descrivere magistralmente quei sentimenti, quelle emozioni, quelle formalità, quegli incontri, quei balli che coinvolgevano la sua società?”. La risposta è che Jane Austen era un’acuta osservatrice.
Jane Austen quelle volte che ha avuto l’onore di poter partecipare ad un ballo, ad una serata let
teraria, ad un’incontro a teatro è stata capace di raccogliere informazioni utili per raccontare così bene la società inglese del suo periodo.
First Impressions (Prime impressioni), è il titolo originario di quello che oggi noi conosciamo come “Orgoglio e Pregiudizio”. Prime Impressioni, descrive adeguatamente ciò che l’autrice voleva focalizzare, cioè le impressioni reciproche dei due protagonisti Elizabeth Bennet e Fitzwilliam Darcy.
Il romanzo tratta la storia di cinque sorelle in età da marito, le sorelle Bennet. L’autrice ha scovato il loro cognome nei registri della parrocchia del padre, Jane, Elizabeth, Mary, Kitty e Lydia.
Le protagoniste vivevano nella provincia inglese come l’autrice stessa.
Ad ognuna di loro è attribuita una parte: Jane è dolce e bella, Elizabeth impertinente e ribelle, Mary studiosa e pedante fino alla saccenteria, Kitty è scialba, succube della sorella minore Lydia, una sconsiderata civetta.
I loro genitori sono piuttosto impresentabili, al punto di metterle in imbarazzo in società.
La madre Mrs Bennet è una donna sciocca, meschina, provinciale ed invadente. Il padre invece è un borghese flemmatico, indolente e disilluso.
E’ autunno quando la monotonia dell’esistenza dei Bennet è interrotta dall’improvviso arrivo di Mr Bingley, il ricco gentiluomo ha preso in affitto la fantastica, ma da tempo abbandonata, tenuta di Netherfield. Ed è sulla notizia del suo arrivo che si apre il sipario, tutte le madri del paese si mobilitano per conoscere il danaroso gentiluomo, un appetibile partito per qualsiasi ragazza. Il giovane Bingley però non è da solo, bensì con sé ha portato le due sorelle, il cognato e il suo migliore amico. Mr Darcy. I destini dei personaggi si compiono nel giro di nove mesi. Non mi va di svelare la trama, che spero i più curiosi vadano a leggere.
Ecco a voi alcune delle battute più famose del romanzo, rivolte a Elisabeth dal signor Darcy:
Ho lottato invano. Non giova. Non riesco a reprimere i miei sentimenti. Lei mi deve permettere di dirle con quanto ardore io l’ammiri e la ami. […]
La risposta di Elizabeth : in casi come questo, vuole la consuetudine, credo, che si esprima un senso di riconoscenza per i sentimenti che ci vengono rivelati, per quanto inadeguatamente ricambiati. E’ naturale che si provi quest’obbligo, e se io potessi provare anche della gratitudine, in questo momento la ringrazierei. Ma non posso. Non ho mai desiderato la sua stima, ed è certo che lei me l’ha concessa con la massima riluttanza. Mi spiace di aver dato motivo di pena a chicchessia, ma ciò è stato fatto nel modo più inconsapevole, e spero che la pena sarà di breve durata. I sentimenti che, come lei mi dice le hanno impedito per tanto tempo di rivelarmi il suo affetto, la aiuteranno a soffocarlo dopo questa spiegazione.
Una dichiarazione molto appassionata, ma poco romantica e soprattutto, piena ancora di orgoglio. La risposta di Elizabeth invece si rivela educata, tagliente e sconvolgente per un tipo orgoglioso e superbo come Mr Darcy. Un importante passaggio è quello della famosa lettera che Mr Darcy lascia ad Elizabeth, in cui egli si discolpa totalmente da tutte le accuse e le opposizioni che la ragazza, spudoratamente aveva usato come scuse per non contrarre matrimonio con il nobile uomo, ovviamente “Lizzy”, non aveva ancora ascoltato attentamente il suo cuore, e fu un colpo durissimo sapere che amava Mr Darcy, ma che forse l’aveva perso per sempre. I sentimenti dei due protagonisti cambiano totalmente, Elizabeth abbandona la sua veste da prima donna, superba, orgogliosa e piena di pregiudizi, per abbandonarsi al ruolo di ragazza innamorata, delusa, sottomessa ed estremamente dolce. Mr Darcy dopo il duro rifiuto, cambia radicalmente, ma più che cambiare si mostra per quello che realmente è cioè un uomo generoso, affettuoso, sereno e per nulla orgoglioso. Che colpo per Elizabeth, vederlo dialogare con i suoi zii tanto disprezzati in un primo momento, salvare la sorella da una situazione imbarazzante e pericolosa. Ed eccone qui
uno stralcio: Si trovarono ad una ventina di iarde uno dall’altra e il suo apparire era stato così improvviso, che era ormai impossibile evitare il suo sguardo. Subito i loro occhi si incontrarono e a ciascuno il viso avvampò del più intenso rossore. Egli ebbe un vero e proprio soprassalto e per un attimo sembrò paralizzato dalla sorpresa; ma ridivenuto subito padrone di sé, avanzò verso il gruppo e parlò ad Elizabeth, se non in tono di calma assoluta, quanto meno di perfetta cortesia. Elizabeth gli aveva istintivamente girato le spalle; ma fermatesi nel vederlo avvicinarsi, ricevette gli omaggi di lui con un imbarazzo che non le riuscì di superare. […] Mai in vita sua l’aveva veduto così poco sostenuto nei modi, mai le aveva parlato con tanta affabilità come durante quell’incontro inatteso. Che contrasto col modo in cui l’aveva avvicinata nel parco di Rosings, quando le aveva messo in mano quella lettera! Elizabeth non sapeva che pensare o come spiegarsi la cosa. La fine della storia sembra quasi scontata, ma il bello del romanzo sta nella continua suspense e nell’aspettativa fremente di come si risolverà la storia, tra continui dubbi.
Un capolavoro da leggere per riposare la mente, divertirsi e riflettere.
Un romanzo d’amore, ma non solo. Vorrei infine ricordare che da questo brillante romanzo sono stati tratti molti sceneggiati e film: la versione cinematografica più famosa è quella del 1940 diretta da Robert. Z. Leonard con Greer Garson e Laurence Olivier; come sceneggiato della BBC il migliore è quello del 1995 diretto da Simon Langton con Colin Firth, che è stato guardato da più di dieci milioni di spettatori in Inghileterra. Nel 2006 infine è uscito nelle sale
cinematografiche italiane l’acclamato film diretto da Joe Wright con Keira Knightley e Matthew McFadyen. Inoltre è stato creato un film chiamato “Il Club di Jane Austen”, in cui le storie di alcune donne si intrecciano fra loro richiamando brandelli di romanzi della famosissima autrice e di cui le protagoniste sono appassionate.
Che dire di più, se non un fervido invito alla lettura?










STEFANIA RAGAGLIA

13 commenti:

  1. ciao stefania!:) I classici sono sempre di moda in ogni epoca, poiché contengono in sé o i sentimenti tipici degli esseri umani, come avviene attraverso l'amore, l'orgoglio, i pregiudizi,ecc... che sono presenti in ogni epoca, oppure poiché contengono i problemi tipici degli esseri umani, come avviene nel classico moderno 1984 di Orwell, dove i temi del totalitarismo estremo, della mancanza della libertà, il controllo spudorato delle menti dei cittadini, sono parte integrante di un passato recente e di un rischio futuro per le deboli democrazie moderne, in cui il menefreghismo,l'indifferenza, il populismo, rischiano in un prossimo futuro lo sviluppo di nuove dittature. In Italia questo rischio esiste concretamente se quel cretino di Beppe Grillo continua la sua scalata al potere basata sul populismo, per fortuna che il PD gli ha impedito di candidarsi alle primarie, altrimenti le libertà che godiamo oggi potrebbero estinguersi a causa di persone come lui.

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  2. cmq consultando la guida programmi di sky, oggi ho visto che c'è proprio il film "il club di Jane Austin" alle 17.30 su Sky Cinema Family canale 304, quindi un incentivo in più per vederlo:)

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  3. Giusta analisi del significato di classico, ma mi spieghi come da orgoglio e pregiudizio siamo arrivati a parlare di beppe grillo??? O.O aahhahhahahh

    Ho voluto inserire anche quel film perchè è molto carino, ed anche, in un certo qual senso istruttivo! chi non sa nulla o quasi su jane Austen impara molto in solo due ore di film!
    Stefy

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  4. Se Allevi è veramente un pressapokista io dico W il pressapokismo, che tutti lo siano. Vivremmo senza dubbio in un mondo più bello.

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  5. Miriam puoi pensare che Allevi sia pressapochista, ma perchè metterlo nella barra laterale come se fosse opinione unanime od oggettiva?

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  6. Su Allevi farò al più presto un intervento!
    Vi chiedo gentilmente di non occupare uno spazio adibito ad una discussione di tutt'altro genere!
    Dato che il blog, lo gestisco insieme ad altre 3 persone, quando e solamente quando loro mi chiederanno di eliminare quella immagine, io la leverò!
    Per il resto, potendo usufruire della libertà di pensiero, parola, espressione e opinione, rendo palese ciò che penso.
    Oppure mi volete querelare?

    Probabilmente il pelide Achille, mi accuserà di essere un pezzo d'antiquariato; ma io gli rispondo che prima di denigrare il passato, si vada ad ascoltare composizioni ultra moderne di Dario Marianelli, di Ludovico Einaudi o Stefano Mainetti.

    MIRIAM

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  7. cmq tornando all'argomento del post, Stefania avevi ragione! attraverso il film ho imparato molto su jane austen, anche se dalle veloci discussioni che ci sono state nel film, il libro che mi sembra più interessante è l'ultimo, "persuasione", di più rispetto ad "Orgoglio e Pregiudizio", anche perché mi rispecchio tra i personaggi nel marito dell'insegnante di francese, che poi grazie a questo libro scopre l'austen, senza sapere nulla su di lei, come me fino a 24 ore fa; quindi se ha questo potere su di lui, allora credo che sia il più intrigante.

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  8. Ciao Ottavio!
    hai ragione, io ho anche letto persuasione ed ineffetti si contraddistingue parecchio dagli altri romanzi della Austen. E' il suo ultimo piccolo capolavoro, lei è in fin di vita quando lo scrive ed ha ormai perso tutta la bellezza della gioventù.
    Il romanzo ha toni delicati, pacati, il ritmo è lento, ma non voglio anticipare più nulla, magari potrei fare un post commentando anche quel Romanzo.
    :)
    Stefania.
    Miriam hai tutta la mia solidarietà per quanto riguarda Allevi

    P.S se dovete commentare, cortesemente fatelo su Jane Austen argomento del post.
    Buona sera.

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  9. In questo modo non potete aver la presunzione di fare cultura: con la convinzione di essere i depositari della Verità e condannando in assoluto le forme d'arte che si discostano dalla vostra visione.

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  10. Non solo stai ignorando la richiesta posta in maniera gentile di non parlare del tuo cliente (sei il suo legale, no?!) in questa sede, ma stai offendendo anche tre persone!

    Io non oscuro niente, sia chiaro: infatti tra un pò di tempo ho in programma un bel post su Allevi. Se non muori per la fremente attesa...

    I miei omaggi

    Miriam

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  11. Su Jane Austen consiglio la visione di questo sito che ho trovato molto interessante e ben costruito a livello noziosistico ma anche grafico. Si propone di inserire le sue traduzione delle opere dell'autrice inglese e anche delle sue lettere. Offre un buon contesto bibliografico e anche biografico. ciao ciao Jakob http://www.jausten.it/

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  12. Akille, ti chiediamo solo di aspettare il post di uno dei membri del blog che deluciderà meglio la posizione presa nei confronti di Allevi.
    Per il resto, ti invito nuovamente a commentare, se proprio vuoi questo post.
    Ad ogni argomento il suo spazio.
    Grazie anticipatamente.

    Stefania

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