LE VISITE

lunedì 31 agosto 2009

INFLUENZA A: IL SOLITO ALLARMISMO O UN PERICOLO CONCRETO?

L’influenza di tipo A, detta in un primo momento influenza suina, in quanto i primi contagi sono avvenuti dai suini agli uomini, è provocata da un ceppo virale di nome AH1N1, il cui nome rievoca un virus terribile del passato, quello dell’influenza spagnola del 1918-1919, che provocò più di 50 milioni di morti e, altra coincidenza, proveniva dall’America. A differenza di quello del 1918, il virus del 2009 ha un tasso di mortalità molto ridotto, appena lo 0,65 % dei pazienti nei paesi industrializzati. Questo dato è dovuto ad una minore virulenza, ma anche ad un sistema sanitario immensamente più evoluto rispetto a quello del 1918, dove oltre alla mancanza di tecnologie mediche, era presente la catastrofe dovuta alla Grande Guerra. Anche se il tasso di mortalità è davvero basso, il problema è rappresentato dell’enorme facilità con cui avviene il contagio: si stima che circa metà della popolazione degli Stati Uniti sarà infettata dal virus e quindi il numero di morti previsti, circa 90000, è davvero considerevole.
I mass media ovviamente sono i protagonisti di questa vicenda, in senso positivo e negativo: rispetto al 1918, abbiamo l’opportunità di accedere in maniera tempestiva alle informazioni sull’evoluzione dei virus, ma questo genera contemporaneamente anche allarmismo nella popolazione, che rappresenta per i mass media una fonte di audience maggiore e quindi profitti migliori. Pensiamo ad esempio agli ultimi focolai epidemici, come la SARS o l’influenza aviaria: quando ci furono i primi morti, sembrava che avvenisse l’apocalisse per il genere umano, mentre in realtà sono rimasti episodi circoscritti, che continuano a verificarsi, in quanto il virus non è affatto sparito, soltanto che ormai non è più fonte di profitto, almeno adesso, anche se da un punto di vista virale, l’aviaria è nettamente più pericolosa dell’influenza A, in quanto la mortalità è del 60% contro l’0,65%, e soprattutto non esistono cure per l’aviaria, mentre per l’influenza A i comuni antivirali sono efficaci contro la malattia.
Un’ altra considerazione sulle notizie diffuse dai mass media, è dovuta alla scarsa qualità e attendibilità di esse: spesso per essere più incisivi, forniscono notizie parziali, che sono fonte di equivoco per la stragrande maggioranza degli utenti. Ad esempio, nel periodo dell’aviaria, il consumo alimentare del pollame crollò, causando notevoli perdite economiche al settore dell’allevamento. L’atteggiamento era ingiustificato, in quanto attraverso la cottura l’eventuale virus( infatti casi negli allevamenti italiani sono stati rarissimi) veniva certamente eliminato: quando con la fine dell’allarmismo, riprese il consumo dei volatili, non abbiamo fatto altro che acquistare quei polli, che durante quel periodo erano stati congelati e quindi alla fine li abbiamo mangiati lo stesso, con l’illusione che l’epidemia fosse finita...
Quindi, in conclusione, la prevenzione della malattia è fondamentale, quindi è consigliabile adottare le normali piccole misure che vengono usate contro la normale influenza, ed in caso di contagio, non farsi prendere dal panico, in quanto, almeno al momento, attraverso i comuni antivirali, la guarigione avviene in circa 4 giorni e i sintomi sono quelli di una normale influenza.






OTTAVIO PUGLIARES

25 commenti:

  1. Un articolo ben organizzato, con un linguaggio semplice, deciso e spedito.
    Di grande impatto, sicuramente.
    E' vero, ogni volta che si scatena un'epidemia siamo letteralmente sommersi da allarmismi più o meno veritieri che ci tolgono quasi la voglia di mangiare, viaggiare e stare insieme.
    Questo visrus arriva dal Messico ed è da quest'inverno o primavera (non ricordo bene) che se ne parla, ma per caso ci siamo scordati della mucca pazza o dell'influenza aviaria? No, sono solo passate di moda.
    I telegiornali decidono quando avvertirci, come e con che frequenza. Dobbiamo stare attenti non c'è dubbio, dobbiamo vaccinarci, ma certo! E' un grande vantaggio avere notizie tempestivamente! Voglio parlare per esperienza personale.
    Mentre ero a Barcellona, è scoppiato il primo caso in Spagna e precisamente proprio a Barcellona, è inutile dire in che stato di allerta molti ragazzi stavano, me compresa, ma è bastato seguire le indicazioni nell'evitare i luoghi affollati ed è tutto passato, trascorrendo normalmente ed allegramente gli ultimi giorni di vacanza.
    Mi è piaciuto moltissimo il richiamo all'influenza spagnola del 1918, veramente non sapevo che le due cose, cioè il virus della febbre suina e quello, fossero legati.
    Complimenti al nostro ospite.
    E tranquillo, almeno un commento è assicurato! :)
    Stefania

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  2. Vorrei fare una semplicissima riflessione.
    Ogni anno c'è una nuova moda o mania che i giornalisti pensano bene di utilizzare per pubblicità, fare ascolti share e tutte cose che vanno sempre più verso il basso, danneggiando gli utenti, cioè noi cittadini. Vi ricordate la Mucca pazza? L'aviaria? La meningite? Ebbene, dopo settimane intere senza novità e con gli stessi servizi riciclati, visti e stravisti, improvvisamente non se ne sente più parlare. Ma il fatto che non se ne parli, è perchè il problema non sussiste più, o perchè la notizia non è più degna di nota?
    Personalmente ritengo che i giornalisti siano degli sciacalli approfittatori. In ogni caso, anche questa volta resteremo nel baratro della disinformazione! Speriamo solo che non sia nulla di serio.
    PS: Complimenti Ottavio, articolo più che interessante :)
    Valentina Ragaglia

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Inutile dire ke scrivete tutti bene, perchè altrimenti non credo avreste "aperto" un blog! Sn felice ke adesso anke il nostro caro Ottavio ne faccia parte: un'ottima New Entry!

    Cmq.. il tutto mi ha fatto ricordare ad un libro ke ho letto qualche mesetto fa ke accennava con tono sarcastico alla diffusione di qualsiasi messaggio da parte dei TG! L'argomento in questo caso era più banale: cosa fare x evitare di avere malori a causa del caldo, date le alte temperature estive qui in Italia? Ovviamente la risposta la sappiamo già ma i TG puntualmente a giugno ci illustrano cosa fare (non uscite alle ore più calde del giorno, bevete molto, non mangiate alimenti troppo caldi e pesanti..) e a ciò l'autore, anzi l'autrice, ribatteva: "Di solito noi, quando fa così caldo, aspettiamo le due del pomeriggio per piazzarci sul balcone col passamontagna a mangiare polenta!" ;)
    Alice

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  5. Hai ragione Alice, puntualmente ogni anno ci propinano servizi visti, rivisti e stravisti!
    Adesso con l'apertura delle scuole si parla del caro libri. Vecchie e solite storie.

    Contenta di non guardare i TG! :)
    S.R.

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  6. "Sembra che la natura sia in grado di darci solo malattie piuttosto brevi e - la medicina ha inventato l'arte di allungarle" Scrisse così la felice penna di Marcel Proust, autore de "Alla ricerca del tempo perduto". In effetti oggi le malattie più che venire dalla Natura sembrano venire dai Mass Media e in effetti da esse sviluppate, intortigliate, perorate in ogni modo. Ricordo ancora la scena di Sposini del tg5 costretto in scena a mangiare una coscia di pollo per tranquillizzare i telespettatori quando si era diffuso la falsa idea che mangiare del pollame fosse veicolo di malattia. Tante voci gridate a vuoto in un deserto di paura. Io sono di Monza e in questo momento nell'ospedale San Gerardo è ricoverato il primo caso italiano grave, un giovane 24. Dire quanto abbiamo detto prima non significa trascurare il problema e l'evoluzione di una epidemia o pandemia che si voglia, ma cercare di fornire una visione medico sanitaria più corretta e anche quindi sana. Ai compliemnti ricevuti, caro Ottavio, puoi aggiungere anche il mio. Comunque io non ho mai preso niente, nè morbillo, laringite, orecchioni, influenze... passerà anche questa influenza suina o A o come nominar si voglia!:-) Jakob

    Consiglio, per chi interessato ad approfondire, l'acquisto dell'opuscolo sull'influenza aviaria in abbianemnto mercoledì al corriere della sera al prezzo di 3 euro.

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  7. Ottavio mi è sembrato Michele Mirabella! Un ottimo suggerimento per creare un'etichetta da nominare ELISIR!
    La mistificazione e il riciclo dell'informazione ormai è cosa ben risaputa da tutti, quindi vi consiglio, come ha già fatto Jakob l'acquisto riguardo gli approfondimenti sull'influenza che uscirà mercoledì allegato al corriere della sera al prezzo di 3 euro. 100 domande, 100 risposte!

    MEC

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  8. Ciao a tutti!
    Innanzi tutto vorrei farvi i miei complimenti per l'ideazione e la gestione di questo blog.
    Per quanto riguada l'articolo, devo dire che mi è piaciuto molto. Su una cosa però non sono pienamente d'accordo: la questione "allarmismo". E' vero che ogni volta che un "nuovo" virus fa la sua apparizione si parla di epidemie e pandemie, ma, pur riconoscendo che si esageri sotto certi punti di vista, ritengo che certe informazioni vengano diffuse a ragion veduta. Il rischio di pandemia è, infatti, reale, specialmente con l'avvento della "solita" influenza invernale, con cui la A/H1N1 rischia di mescolarsi. E' giusto che si informi, sta all'intelligenza di ciascuno di noi non farsi prendere dalla psicosi, com'è stato per aviaria e mucca pazza.
    E' vero, come dice Stefania, che ci siamo trovati a Barcellona proprio nel periodo in cui venne segnalato il primo caso in Europa nella regione della Castiglia/La Mancia, e furono tenuti sotto controllo due casi sospetti a Girona (vicinissima a Barcellona) e Bilbao, ma essendo, ripeto, il primo caso in Europa il rischio di contagio era, fortunatamente, pressochè inesistente.
    Rinnovo i complimenti ad Ottavio e a tutti voi ragazzi del blog!
    Marta

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  9. I mass media eseguono il loro compito, in maniera più o meno condivisibile! Come ben hai detto, Marta, l'importante non è farsi terrorizzare da demoni apocalittici!

    Ritengo che l'unica cosa che noi possiamo fare, è quella di conoscere tutti i rischi, le possibili prevensioni e gli eventuali rimedi grazie a cui sconfiggere l'influenza!

    Se sappiamo chi o cosa abbiamo di fronte, ci sono minori possibilità di perdere lo scontro!

    P.S. Grazie Marta per il tuo primo commento nel blog! Speriamo di rileggerti presto

    Miriam

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  10. Penso che lo scopo dei giornalisti sia quello di indurre i telespettatori al panico.
    La nuova influenza ha un bassissimo tasso di mortalità ma una elevata capacità di contagio. Mentre un virus come l'h5n1 (aviaria) uccide nel più del 50% dei casi e non è un virus estinto, anzi, dovrebbe tornare nuovamente e forse dovrebbe spaventarci più dell'influenza A.

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  11. Bell'articolo...finalmente qualcuno ha capito la verità e l'esagerazione che c'è sotto...
    anche se credo più che per fare share il troppo parlare di quest'influenza suina sia dovuto agli interessi delle case farmaceutiche...
    purtroppo il mondo va così...
    tocca a noi cambiarlo
    Francesco

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  12. Grazie mille Miriam. Mi fa molto piacere.

    Per citare Salvo: "La nuova influenza ha un bassissimo tasso di mortalità ma una elevata capacità di contagio".
    Beh, io credo che sia proprio la capacità di contagio che preoccupi... Ritengo che sia piuttosto il rischio che possa bloccarsi tutto in caso di pandemia a spaventare le persone. Voglio dire, siamo anche in un momento di crisi economica, bloccare, o semplicemente diminuire la produzione, non è certo auspicabile. "Paura" che gli ospedali siano stracolmi e, di conseguenza,ci sia l'impossibilità di prestare cure adeguate a tutti i malati. "Paura" che il vaccino non faccia effetto, poichè messo a punto in un tempo troppo breve, per non parlare poi che le ricerche sono state fatte sul virus H1N1 e non sul prodotto del suo "scontro" con la "solita" influenza invernale.
    Credo sia questo che crei allarmismo...Non la mortalità di un virus, ma la sua capacità di diffusione.
    Un'influenza con elevatissimo tasso di mortalità, ma che non si trasmette facilmente è senza dubbio meno pericolosa di una con basso tasso di mortalità, ma contagiosissima.

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  13. Per Francesco: io starei molto più attento alla naturale propensione dei giornalisti ad essere ignoranti. Se è verissimo che possono anche esserci interessi materiali innegabili, è pure vero che comunque sia impensabile un complotto massificato. Il problema è diverso: il giornalista è intimamente un cretino. Con tutto il rispetto per i giornalisti seri si intende. Ma per la maggior parte è così: il giornalista è strutturalmente a caccia di notizie che interessino il lettore. Il che significa che se il lettore ha più voglia (a livello psicologico, oppure perché è ignorante e preferisce sentirsi confermare un pregiudizio) di sentirsi dire X piuttosto che Y, anche se scavando si dovesse scoprire Y, il giornalista si atterrà alla superficie delle cose e dirà X. Non è necessariamente malafede. A volte anche: si sovverte la verità perché fa comodo; ma più spesso è proprio ignoranza mescolata a irresponsabilità: il giornalista infatti (a detta anche di un decano del giornalismo (per di più 'de sinistra') qual è quell'ignorantone patentato di Scalfari) è un uomo dalla preparzione e dalle conoscenze sommarie!!! Il che significa che in questioni tecniche (siano esse filosofiche, religiose, scientifiche) non sa che pesci prendere e, anziché perder tempo appresso a dei tecnici che gli spieghino la situazione per filo e per segno (il che comporterebbe l'esser tagliati dalla concorrenza), preferisce riporte ciò che più può far sensazione, anche se impreciso o inesatto etc. E' quel che capita con i documenti ecclesiali, i discorsi papali...: estrapolano qualche frase, fanno qualche riassunto e cosa ne esce fuori? Un Papa che parla solo o quasi di bioetica, di sessualità, etc.: se però vai a leggere TUTTI i discorsi PER INTERO, scoprirai che molto spesso il tema centrale è un altro e che quelle frasi sono marginali (alle volte addirittura inesistenti perché sono stupide pilloline dell'agenzia ANSA che toppa miseramente e tutti i giornalisti si accodano appresso all'agenzia) o magari sono due parole in un mare magnum, o ancora sono parole ben misurate, argomentate e però i giornalisti se ne fregano degli argomenti e non li riportano. Indubbiamente c'è anche malafede in operazioni di questo tipo ma è altre volte semplicemente incompetenza. Altro discorso è chiaramente quando il giornalista si innalza (da solo, senza alcuna competenza specifica!!!) a valutatore e non semplice riportatore di notizie: lì la situazione diventa anche peggiore: gente che non capisce niente (come quel pezzente di Augias o lo stesso Scalfari, avvezzi a parlare di filosofia e di Chiesa come fossero dei grossi esperti del tema...) che comincia a sdottoreggiare di cose di cui misconosce...lì si entra veramente nell'arroganza più pura. Dunque sicuramente ci sono anche interessi (è il caso della pillola abortiva RU 486) ma molto di più c'è una ignoranza di fondo unita a noncuranza e spesso manie di grandezza. Per questo io consiglio sempre la lettura di più quotidiani (io ne leggo ALMENO tre: Il Foglio, Avvenire (che sono i migliori, pur con qualche riserva) e il Riformista) e SCONSIGLIO di leggere, quando si tratta di affari di Chiesa, i resoconti di QUALUNQUE quotidiano o TG: o ci si legge il testo originale o è meglio evitare DEL TUTTO di sapere cosa ha detto il Papa o il Vescovo di turno. Ciao!

    Filippo

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  14. Caro Filippo,
    ti ringrazio del lunghissimo commento innanzitutto! Penso che la tua lettura plurale di quotidiani sia indubbiamente un possibile criterio per tentare di percepire la verità oggettiva dei fatti, senza falsi indottrinamenti da parte di una determinata testata giornalista!
    Ciò che francamente mi stupisce è la non presenza del Corriere della Sera tra le tue letture. Come ben sanno Jakob, Valentina & Stefania, io sono una devota convinta del giornale fondato nel 1876! La sola altra campana che mi concedo di tanto in tanto è la Stampa!
    Oggi sul Corriere della Sera, Cossiga rispondendo a delle domande in merito alla diatriba Boffo-Feltri, definiva l'Avvenire noioso e il Giornale di proprietà della famiglia Berlusconi (avesse scoperto l'acqua calda). Io non ho mai letto Avvenire, non escludo minimamente di farlo, però mi chiedo e ti chiedo: essendo l'Avvenire dellìepiscopato, non rischia di tingersi di un clericalismo esasperato?

    Scusate se sono andata fuori tema|

    Comunque in merito all'influenza, rifacendomi alla pluralità di letture di Filippo, ritengo sia importante raccogliere molte voci per arrivare all'ascolto di una sola, metaforicamente l'informazione vera.

    Impresa ardua ... più che ardua

    Miriam

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  15. salve a tutti:=) Per quanto riguarda la lettura dei giornali, sono d'accordo con Filippo su due temi: la vera informazione si ottiene attraverso la lettura di più fonti e il grave problema dell'estrapolazione dai discorsi di frasi che fraintendono il discorso generale, mostrando ciò che in realtà non esiste. Però su altri argomenti sono in disaccordo: innanzitutto la mancata inclusione del corriere della sera tra i quotidiani da leggere e poi soprattutto non capisco perchè sconsigli la lettura di qualsiasi altro quotidiano: se parliamo di affari di chiesa e vogliamo delle informazioni attendibili, che senso ha leggere il Riformista, che è comunista e contrario a tutto ciò che pensa la chiesa?Stessa cosa per quanto riguarda l'avvenire: può mai essere contro la chiesa anche se ha torto? Quindi sicuramente è meglio leggere 2-3 quotidiani moderati, come il corriere, la stampa,ecc... altra considerazione: la chiesa influisce ancora troppo sulla nostra vita e soprattutto nella politica, e questo non dipende dalla cattiva informazione: lo Stato di diritto deve essere laico e non influenzato dalla religione di turno; la Chiesa deve aggiornarsi e non può pretendere di dettare legge come nel Medioevo. I tempi sono cambiati e le donne hanno diritto alle loro libertà(vedi le polemiche ingiustificate sui metodi contraccettivi). La chiesa è l’unica istituzione in cui sono vietate le donne al loro interno: perfino l’esercito, da alcuni anni, ha delle ufficiali donne. Come può,dunque, parlare di diritti umani se non rispetta neanche il diritto di una donna di decidere quando avere figli?Questo rappresenta l’eterna lotta tra la pubblica morale e l’etica personale. Sono convinto che lo stato deve permettere tutte le libertà possibili ai limiti del buon senso e della dignità. La chiesa deve essere considerata alla pari di un’associazione laica, quando si decidono le leggi. Ovviamente non tutte le idee della Chiesa sono arcaiche: ad esempio sono fortemente contrario alle coppie omosessuali, semplicemente perché in quel caso si altera fortemente la natura umana, soprattutto quando pretendono di adottare dei figli, come avviene in alcuni paesi. Questa digressione sulla chiesa mi serviva per introdurre un problema che si è ripetuto nelle varie epidemie storiche: quello del panico. Infatti ho paura ,che se si verificasse un contagio di massa(non come mortalità, ma solo come diffusione), si torni ad affidarsi ai miracoli o alle grazie o alle superstizioni di massa, dove la medicina per svariati motivi non può arrivare e che soprattutto la Chiesa approfitti di questa situazione generale di caos per recuperare il consenso e il potere perduti negli ultimi anni.

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  16. Allora innanzitutto ho detto che io leggo Il Foglio, Avvenire e il Riformista. Ho detto anche che i primi due sono i migliori d'Italia ma che hanno anche difetti ma NON ho detto che Avvenire è contro la Chiesa! Dove lo hai letto??? Dicevo che qualunque quotidiano (intendendo sia di centrosinistra che di centrodestra) non fa capire un cavolo dei discorsi papali e dunque meglio leggersi i discorsi per intero. Ancora, il Riformista NON è comunista: è molto più intelligente e aperto de la Repubblica, de La Stampa e del Corriere: es.? Scrivono su il Riformista anche Lucetta Scaraffia (storica cattolica e corsivista de L'Osservatore Romano), Benedetto Ippolito (filosofo cattolico che scrive su Avvenire e su Il Foglio), nonché Alberto Mingardi (economista che ha tantissimi difetti (tra cui l'esser liberale e per ciò stesso non di vera destra) ma ufficialmente non è col centrosinistra e scriveva su Libero). Insomma è aperto al dissenso un po' come lo è Il Foglio (in cui per es. scrive il radicale Angiolo Bandinelli che è veramente vomitevole e per questo dicevo che Il Foglio ha comunque dei difetti..). Perché leggo il Riformista? Perché il nemico va conosciuto!! Ed è per questo motivo che ho scritto che leggo ALMENO quei tre quotidiani ma non ho detto che non legga ANCHE gli altri: io leggo pure la Repubblica, Europa, etc. cioè tutti i quotidiani della sinistra e anche gli altri. In ogni caso evitiamo di chiamarli comunisti perché comunisti ormai non ce ne sono più. Oggi si dicono tutti liberali e parlano come Pannella: è più giusto definirli "partito radicale di massa" (sul tema il filosofo Augusto Del Noce e Alleanza Cattolica ci hanno battuto moltissimo) perché ormai non sono comunisti. Ancora, per quanto riguarda i quotidiani "moderati": sono tutto fuorché moderati! :P Se tu guardi i titoli e certe prese di posizione (es. danno risalto ai progressisti dentro la Chiesa: è il caso di quella incompetente di Barbara Spinelli su La Stampa, è il caso dello spazio dato al Cardinale Martini sul Corriere, sul referendum sulla procreazione assistita non ne parliamo...) vedrai che non sono moderati bensì VISCIDI! Che è diverso: fanno finta di esser equilibristi ma poi le pagine culturali, i titoli, persino le piccole cose (le risposte alle lettere di Sergio Romano sul Corriere!) sono molto orientate a sinistra! Poi, ben inteso, io li leggo (come leggo anche moltissimi periodici di tutti gli orientamenti: Liberal, Nuova Storia Contemporanea, Limes, MicroMega, Aspenia, Formiche, Cristianità, La Civiltà Cattolica, Il Regno, il Timone, etc...) se vedo che parlano di qualcosa che mi interessa, ma non sono per niente affidabili anzi sono i peggiori perchè si mimetizzano.

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  17. Infine sulla Chiesa: hai deragliato parecchio perdonami se te lo dico. Il problema è ben più complesso di come lo presenti tu. Ti faccio un rapido elenco (senza entrare nel merito perché ci sono LIBRI interi su quei temi che dovresti leggere e non bastano quattro battute su un post) degli errori che fai: A) Stato laico non significa stato neutralista dunque non significa che la religione non possa esprimersi sui problemi statali; B) non esistono le ingerenze religiose in materia laica: le materie come la bioetica sono di competenza della religione ed è stata l'autorità civile ad ingerirsi negli ultimi secoli di questi temi non suoi!; C) se una persona che pensa che l'omicidio è sbagliato, esso non cessa di esser tale in ambito pubblico: significa che non si può pretendere che il credente stia in silenzio quando si fanno le leggi; l'intervento nella politica che va evitato è quello di piccolo cabotaggio (il prete che telefona al sindaco per un favore) ma è un'assurdità dire che l'uomo di Chiesa (laico compreso: il laico infatti non è il non credente ma il credente NON sacerdote) non possa esprimersi e votare secondo quanto pensa: è violazione della democrazia (ma comunque è un tema gigantesco questo...); D) il Medioevo era ben più progredito di tanto "progresso" della Modernità (questo della Modernità è un tema sterminato veramente....): va ristudiato su libri seri e non su quelli di testo scolastici; E) il miracolismo non è religione ma superstizione: la Chiesa NON dice che si deve credere al miracolo: la Chiesa anzi insegna che cose come Lourdes, Fatima, etc. per quanto da essa riconosciute NON sono vincolanti per il credente; F) credere nel miracolo non significa non affidarsi alle cure mediche: la peste a Venezia in epoca pre-moderna fu sconfitta con le precauzioni mediche; gli ospedali sono CREAZIONI del Medioevo CRISTIANO; e potrei andare avanti: le due cose non si escludono; G) la tua visione di fede è falsata: la fede non è credenza irrazionale, non è sentimento (e qui altro campo sterminato filosofico che si aprirebbe e che si collega a quello della Modernità...); H) la Chiesa nei secoli è progredita centinaia di volte: basta studiarne la dottrina, la storia (ribadisco NON le quattro scemenze dei libri scolastici) e lo si capisce, in ogni caso è SBAGLIATO ragionare in termini di "arcaico", di "progresso" etc.: pure io ragionavo così e ti assicuro che poi ho capito quanto fosse superficiale: posto che la Chiesa abbia una missione ben specifica, essa deve dire ciò che è giusto, non ciò che ci piace; I) Falsissimo che lo spazio della donna nella Chiesa sia limitato: i protestanti ci accusano di idolatria perché poniamo al centro UNA DONNA (la Madonna) e diciamo che è l'esempio per ogni cristiano: in ogni caso NON sta scritto a nessun posto che ci debbano essere donne sacerdotesse (come non c'è scritto che ci debbano essere sacerdoti sposati!): uomo e donna sono uguali in quanto esseri umani ma sono DIVERSI tra loro per caratteristiche e COMPLEMENTARI: fai attenzione all'egualitarismo d'accatto (che è la porta per il pensiero giustificazionista dell'omosessualità peraltro: la teoria dei genders nasce dal femminismo egualitarista) che è frutto del progressismo....!!

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  18. L) lo Stato non può dire nulla sulle religioni perché esse pre-esistono allo Stato: lo Stato non può, di più, NON DEVE poter dire che una Chiesa (o un’altra confessione) è un'associazione come tante perché questo è un controllo che fanno solo gli stati totalitari!!!! M) sui contraccettivi: non c'entrano niente con la donna: il divieto vale sia per l'uomo che per la donna!!! In ogni caso se avessi il buon cuore di informarti (e trovassi anche persone che riuscissero a spiegartelo come si deve ed è molto difficile spesso) scopriresti che c'è una rationabilitas dietro questo precetto (come dietro tutti gli altri. Anzi ti consiglio una regola aurea, che ho imparato a mie spese, da applicare nelle cose di Chiesa: se la Chiesa dice X e tu non ti spieghi il perché, parti sempre dal presupposto che sei TU a non conoscere il perché lo dice, non partire dal presupposto che essa dice una cosa senza un motivo razionale: SEI TU CHE NON LO CONOSCI!!!); N) la Chiesa NON può approfittare di NESSUNA situazione: innanzitutto perché nella storia non è MAI veramente successo: se vai a vedere tutte le sue prese di posizione (per es. la ierocrazia) sono SEMPRE state una risposta alle ingerenze civili (figurati che sul tema Chiesa-autorità civile ci ho fatto pure la tesi di laurea: lo saprò no? :P ), per es. la lotta alle investiture...: ingerenza civile pura; in ogni caso la Chiesa non può approfittar di nulla perché i cattolici veri si attengono a quel libro (MISCONOSCIUTO AI PIU') che si chiama Catechismo della Chiesa Cattolica: e questo insegna a distinguere i piani: un cattolico ben formato lo sa e quindi non permetterebbe che nessun chierico approfitti di alcunchè (senza dire che quest'ultimo tuo timore è veramente roba da complotto che non si regge in piedi già di suo...). Dico non so se vedi ma solo per fare l'elenco ed accennare è diventato un post mastodontico...non ti dico ad approfondire. In assenza di possibilità di ulteriori spiegazioni posso solo dirti: Prudenza! Sii prudente nell'esprimere giudizi trancianti come quelli che hai scritto. Veramente per ogni tema c'è troppo da dire e da sapere per poter scrivere così disinvoltamente.

    Filippo

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  19. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  20. P.s.: per Miriam. Come ho detto al nostro buon Ottavio il Corsera è 'viscido' (e lo è da sempre: figurati che già sul Candido Guareschi nel lontano 1946 diceva che il Corriere era viscidamente repubblicano e aggiungeva: "il problema non è che sia repubblicano (cosa legittima) ma che lo sia viscidamente"!): di una inaffidabilità pazzesca. E con esso tutta la stampa di grosso calibro: ti faccio un esempio: qualche mese fa i ginecologi italiani (mi pare fossero..) si riunirono in convegno: tra le varie relazioni ce n'era una favorevole alla RU 486 e si fece una sorta di prospetto che venne dato ai medici. TUTTI i quotidiani (Corriere in testa, la Repubblica a seguire e La Stampa lì accanto) uscirono dicendo che i ginecologi italiani erano favorevoli alla pillola e avevano sottoscritto un documento finale in tal senso: BUFALA COLOSSALE. Avvenire mostrò il documento e intervistò chi di dovere: era il prospetto passato ai medici quello cui tutti si riferivano come fosse un documento finale. In realtà NON c'era stato nessun documento ufficiale di adesione alla RU 486. Per tre giorni Avvenire a dirlo...un vero scoop no? Insomma tutti a dire X e loro a scoprire che non era così...: uno scoop! Tre giorni e gli altri quotidiani? Hanno fatto marcia indietro? Ma quando mai!!! Se ne sono STRAFREGATI della notizia bufala e dello scoop di Avvenire! Corriere in testa! Allora qualcuno su Il Foglio ironizzò su quello che lì da loro chiamano "il Giornalista Collettivo" (che scrive le stesse cose, con gli stessi titoli e se sbagliano non se ne accorge mica...): diceva Il Foglio: ma come si permette Avvenire di fare giornalismo! Di fare uno scoop!! Che cosa pretendeva? Che tutti i quotidiani facessero marcia indietro? Gli altri quotidiani quando leggono e citano Avvenire lo fanno solo per montare polemiche su trafiletti e stupidaggini del genere, mica lo trattano come un vero quotidiano!
    Ecco, questo è indicativo di come si comportino i grossi giornali e della loro serietà: per ideologia e noncuranza sparano grosso e non ritrattano neanche davanti all'evidenza...e non credere che il Giornale e Libero siano meglio eh...magari qua e là c'è qualcosa di buono ma per lo più si uniformano all'andazzo generale. Avvenire, Il Foglio e (in parte ma solo IN PARTE) il Riformista no: Avvenire non rischia nessun clericalismo, rischia semmai proprio l'opposto: il moderatismo (per questo sono critico anche nei suoi confronti): cercano di essere equilibristi, però (tranne che su Berlusconi negli ultimi tempi) quasi MAI si mettono a far gossip, a parlare di complotti idioti, di "si dice" etc.: è un quotidiano pulitino, ordinato. Una lettura seria, nonostante i difetti. Il Foglio e (in parte!) il Riformista invece sono più smaliziati ma hanno uno stile ben più raffinato degli altri quotidiani, ironici e non denigratori o viscidi.

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  21. ciao filippo! iniziamo con la prima considerazione: io ho scritto che "Stessa cosa per quanto riguarda l'avvenire: può mai essere contro la chiesa anche se ha torto". Non ho detto che l'avvenire è contro la chiesa, anzi al contrario visto che è il quotidiano dei vescovi. Poiché questo è un blog basato sul dialogo, prendiamo le tesi da te sviluppate e confrontiamoci:
    A) nello stato laico e democratico, qualunque corrente di pensiero deve essere rispettata e ascoltata e quindi come già avevo detto in precedenza, le idee religiose dovrebbero avere lo stesso peso delle idee atee, peccato che al contrario diversi schieramenti politici insorgono quando ascoltano alcune dichiarazioni religiose sui temi politici;
    B) il tema della bioetica, non è di competenza religiosa, ma di tutte le correnti del pensiero: se si deve decidere, ad esempio, una legge sull’aborto, il parere religioso deve essere equiparato a quello laico; se dici che la bioetica è di competenza religiosa, allora prendiamo tutte le leggi in materia di aborto,eutanasia, ecc… e le facciamo decidere alle religioni dei singoli paesi, credi che sia la soluzione migliore? Altro che democrazia!
    C) Io non ho assolutamente detto che il credente non possa esprimersi, ci mancherebbe altro, però voglio dire che le idee della Chiesa non necessariamente sono le migliori da estendere all’intera popolazione e che il pensiero religioso non deve con autorità prevalere sugli altri. Come in altro ambito della democrazia, se ottiene la maggioranza è giusto che venga esteso a tutti, ma se il parlamento decide una legge sull’aborto, i credenti hanno il diritto di non essere d’accordo, ma non quello di cambiare la legge, impedendo agli altri di farlo;
    D) Sul tema che il Medioevo in alcuni aspetti sia migliore di certa “Modernità” sono d’accordo con te, visto che nel Basso Medioevo ci furono gli eventi che permisero lo sviluppo degli Stati e dell’ Europa Moderna, insieme ad un periodo di straordinario sviluppo umano in tutti i sensi. Però, visto che la tua tesi di laurea è incentrata sulla Chiesa quindi ho il piacere di parlare con un esperto in materia, ti chiedo una cosa che mi sconvolse quando studiai l’alto Medioevo: le masse contadine che si erano convertite al cristianesimo, per motivi di superstizione, come ad esempio la richiesta di un buon raccolto, continuavano ad adorare divinità pagane; la Chiesa, per impedire questo, decise di autorizzare la venerazione dei santi e delle reliquie( attenzione venerazione non adorazione, che si deve solo a Dio) . In teoria i santi dovrebbero essere solo venerati come esempio di vita cristiana, ma in realtà hanno riempito quel vuoto dovuto al monoteismo, attraverso l’adorazione popolare, quasi come se fossero altre divinità! Quindi ti chiedo: se la Chiesa attraverso i santi si difende teoricamente con la venerazione, perché permette ancora oggi l’adorazione? Non è una polemica, ma solo curiosità personale di approfondire l’argomento;

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  22. E) Altro tema: i miracoli; qui sono pienamente d’accordo con te poiché è superstizione e non religione; però ti chiedo un’altra cosa in questo senso: è possibile che nel 2009, le masse popolari siano rimaste ancora come quelle di Manzoni?Secondo me, si fraintende ancora oggi il concetto di religiosità, visto che dalla maggior parte delle persone la religione viene vista come “un’ancora di salvataggio”, uno strumento da ignorare quando si sta bene ed da usare quando si è in difficoltà chiedendo la grazia. Perché si permette questo? Per dare un’ultima speranza alle persone in difficoltà?
    F) Gli ospedali sono nati dal medioevo cristiano: ma nel medioevo cristiano le cure mediche si erano evolute davvero poco e si limitavano alle scoperte precedenti, grazie al famoso “ipse dixit” da riferire a studiosi dell’epoca classica e alla Bibbia. La peste del 1348 produsse dei movimenti di fanatici nati dalla superstizione che vagavano in giro per l’europa, e questo lo sai sicuramente meglio di me; fino a quando erano sotto controllo facevano comodo alle autorità per sterminare gli ebrei come capro espiratorio, però poi quando divennero troppo pericolosi li fecero disperdere.
    G) Per quanto riguarda la fede, forse hai ragione, ma non voglio svilupparlo per il momento;
    H) La Chiesa è progredita nel corso dei secoli e questo è innegabile, altrimenti ancora oggi non avremmo libertà religiose e sarebbe ancora presente l’inquisizione; cmq il progresso della chiesa, secondo me, si è velocizzato estremamente nel 900 grazie a grandissimi papi, in primis Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II, che hanno avuto il coraggio di prendere decisioni di apertura verso le altre religioni; però nonostante questo processo di sviluppo, ancora c’è molta strada da fare, però sicuramente passi avanti importanti sono stati fatti;
    I) Per quanto riguarda il ruolo della donna: è vero che non c’è scritto da nessuna parte quello che dici tu, però la decisione di non far sposare i sacerdoti è nata dal medioevo, per poter permettere ad essi di divulgare la parola cristiana e non avere l’ “ impegno” di una famiglia accanto; ma oggi viviamo in uno scenario totalmente diverso e il matrimonio non avrebbe alcuna controindicazione verso il loro ruolo sociale, infatti i protestanti lo permettono; poi per quanto riguarda le sacerdotesse, sinceramente non vedrei nulla di male verso questa apertura, anzi vista la crisi delle vocazioni, sarebbe una tale innovazione che risolverebbe in parte il problema;
    L) E’ sicuramente un dato di fatto che le religioni esistono fin dalla preistoria e quindi prima di uno stato; la Chiesa, a livello di proseliti, sicuramente è decisamente più importante rispetto a qualsiasi altra associazione, però a livello di idee devono essere equiparati, perché in uno stato in cui la religione ha un ruolo decisivo, invece di essere come dici tu, totalitario, è fondamentalista; basta pensare agli stati musulmani e quello che decidono, poiché spinti dalla loro religione; senza dimenticare ovviamente tutto quello che hanno compiuto in materia di intolleranza, gli stati cristiani nella storia nei confronti degli altri.

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  23. M) Per quanto riguarda i concettivi, è ovvio che riguarda uomo e donna, però la gravidanza per 9 mesi deve portarla avanti la donna, non l’uomo! Credo che sia una grande conquista quella delle donne adulte di voler decidere di procreare 1-2 figli, invece di partorire 10 o più figli come accadeva fino a 60-70 anni fa, con tutti i problemi di salute che ne derivano. Se poi la Chiesa vuole che ci siano figli avuti in età non ideale o eccessivi, rovinando la vita a genitori e figli, a favore di una castità e di una purezza originaria, ecco che è ancora arcaica.
    N) La chiesa non ha mai approfittato di nessuna situazione? Ah certo perché la basilica di san Pietro è stata costruita per volere divino, oppure con le decime dei poveri fedeli? Indulgenze, simonia, inquisizione… ne ha combinate di tutti i colori, quando i civili e non i veri cristiani sono diventati papi o vescovi. Probabilmente questo è accaduto a causa dell’ingerenza civile, però ti chiedo: quando un imperatore ordina che il cugino diventi papa, la chiesa è sicuramente sottomessa, ma è sempre Chiesa! Non può andare contro il vero cristianesimo, solo per il potere! Però visto che siamo umani, con i nostri pregi e difetti, è certo che la Chiesa, essendo formata da persone, non può mai essere perfetta, però almeno deve comportarsi come deve al massimo delle sue possibilità, cosa che spesso nella storia non è accaduto.
    Cmq in conclusione è un piacere parlare con te, usando post mastodontici!:)

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  24. Grande Filippo! Condivido tutto quello che tu hai detto.
    Caro Ottavio, hai dimostrato che, magari non per una tua mancanza, il medioevo l'hai studiato dai testi di scuola ed hai preso per buono quello che ti propinavano. Non c'è nulla di più sbagliato, il Medioevo è un periodo GLORIOSO! Non è l'epoca dei flaggellanti, delle streghe e di molte altre sciempiaggini! E' l'età del gotico, dell'esaltazione di DIO, della CULTURA! E' l'epoca che più è stata occultata, per lasciare spazio ad epoche in cui l'uomo era ridotto ad essere lo schiavo della ragione.
    Per quanto riguarda le tue considerazioni sulla chiesa, devo essere sincera, mi hanno sconvolta. Un ragazzo con la tua intelligenza e con la tua preparazione non può permettersi di dire cretinate simili!
    La chiesa non si intromette nella politica in senso stretto, la Chiesa INTERVIENE , che è diverso, in quegli argomenti spigolosi quali la difesa della vita e la famiglia. NOn è la chiesa che attacca, ma sono i principi cristiani, i diritti umani, la morale e l'etica che vengono costantemente attaccatte dalla politica attuale!
    Non si deve tappare la bocca a nessuno!
    Il cittadino è sempre libero di decidere se seguire i CONSIGLI che la chiesa offre, o seguire i principi della politica, che spesso secondo il mio parere non coincidono...
    Ritieni il mio commento come uno stimolo a sapere di più e non dare per scontato certe "leggende" e\o miti...
    Un caloroso saluto
    Stefy.

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  25. Chiedo perdono al nostro Ottavio: risponderò dopo giorno 16: ho poco tempo perché studio per un esame! :) A presto!

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