LE VISITE

sabato 9 ottobre 2010

SUI PASSI DELLA FEDE: VISITA PASTORALE DEL SANTO PADRE IN SICILIA


“Popolo di Sicilia, guarda con speranza al tuo futuro! Fa’ emergere in tutta la sua luce il bene che vuoi, che cerchi e che hai! Vivi con coraggio i valori del Vangelo per far risplendere la luce del bene! Con la forza di Dio tutto è possibile!” (Benedetto XVI, 3\10\10)

3 ottobre 2010. E’ la data di un evento, di un evento storico. Dopo 16 anni ritorna nella terra più calorosa e accogliente del Mediterraneo l’uomo vestito di bianco, torna il testimone per eccellenza della Fede, torna il successore di Pietro.

Benedetto XVI, vicario di Cristo in terra, ha voluto concludere di persona gli incontri tra famiglie e giovani concernenti il tema dell’università e il lavoro, dopo aver ricevuto l’invito dell’Arcivescovo Romeo; incontri a cui hanno partecipato dei testimoni di vita, uomini e donne, padri e madri che hanno rinunciato all’egoismo per aprirsi alla vita, giovani che hanno riscoperto e scoperto la fede. Il santo Padre ha voluto concludere con la Santa messa domenicale concelebrata presso il Foro Italico e con un’incontro a tu per tu con i giovani siciliani avvenuto in Piazza Politeama. Partiamo con ordine nella descrizione dei fatti.

Domenica mattina per le 10:00 è atteso con ansia da una moltitudine coloratissima ed eccitatissima il Santo Padre. Già alle prime luci del giorno per la grande distesa verde era possibile trovare tracce della notte di veglia, di persone appena addormentate, di piccoli e anziani uniti in cerchio per pregarie di scout sdraiati per terra, di danze e canzoni per attendere con gioia il momento dell’arrivo. Ed è durante le prime luci dell’alba, quando il vento dolcemente porta la brezza del mare, quando è possibile annusare il sale del mare e mirare, guardando il cielo, il volo del gabbiano che si comincia a cercare il raccoglimento necessario per poter partecipare nel modo più sincero e devoto possibile alla santa messa. Dopo la recita del santo rosario per il Papa, comincia il collegamento televisivo con la Rai ed è possibile gustare con tanta semplicità la gioia di chi, agitando una bandiera vuol dire: “io sono qui!”

Come previsto dal programma la papamobile comincia il suo percorso tra le acclamazioni festose e gli incitamenti della folla, per terminare davanti il grande palco, allestito l’altare per la messa, sovrastato da un crocefisso e fiancheggiato dalla statua della Madonna del mare da un lato e lo stemma papale dall’altro. La messa, celebrata nella silente commozione dei siciliani e presente e viva partecipazione, culmina nell’omelia di Sua Santità che con parole forti ed incisive manda un messaggio di speranza, fede, gioia e amore ad ognuno dei partecipanti. L’uso dell’io e del tu, rende tutto più semplice, più diretto ed efficace: “La fede - fidarci di Cristo, accoglierlo, lasciare che ci trasformi, seguirlo fino in fondo - rende possibili le cose umanamente impossibili, in ogni realtà. Ne dà testimonianza anche il profeta Abacuc nella prima lettura. Egli implora il Signore a partire da una situazione tremenda di violenza, d’iniquità e di oppressione; e proprio in questa situazione difficile e di insicurezza, il profeta introduce una visione che offre uno spaccato del progetto che Dio sta tracciando e sta attuando nella storia: «Soccombe colui che non ha l’animo retto, mentre il giusto vivrà per la sua fede» (Ab 2,4). L’empio, colui che non agisce secondo Dio, confida nel proprio potere, ma si appoggia su una realtà fragile e inconsistente, perciò si piegherà, è destinato a cadere; il giusto, invece, confida in una realtà nascosta ma solida, confida in Dio e per questo avrà la vita.” La fede è il tema centrale dell’omelia. Fede che va testimoniata e vissuta con semplicità ed integralità: “A voi, fedeli laici, ripeto: non abbiate timore di vivere e testimoniare la fede nei vari ambiti della società, nelle molteplici situazioni dell’esistenza umana, soprattutto in quelle difficili! La fede vi dona la forza di Dio per essere sempre fiduciosi e coraggiosi, per andare avanti con nuova decisione, per prendere le iniziative necessarie a dare un volto sempre più bello alla vostra terra. E quando incontrate l’opposizione del mondo, sentite le parole dell’Apostolo: «Non vergognarti dunque di dare testimonianza al Signore nostro» (v. 8). Ci si deve vergognare del male, di ciò che offende Dio, di ciò che offende l’uomo; ci si deve vergognare del male che si arreca alla Comunità civile e religiosa con azioni che non amano venire alla luce! La tentazione dello scoraggiamento, della rassegnazione, viene a chi è debole nella fede, a chi confonde il male con il bene, a chi pensa che davanti al male, spesso profondo, non ci sia nulla da fare.” La moltitudine in religioso silenzio, si lascia penetrare del messaggio e dalla forza viva e salvifica di Cristo, si lascia guidare con semplicità dal suo Pastore, si lascia amare e teneramente ricambia.

Conclusasi la Santa Messa, seguita dalla recita dell’Angelus, l’immensa folla si avvia a riempire le strade della città, a portare già da subito, la Bellezza di Dio!

Nel pomeriggio è possibile ammirare una strepitosa Piazza Politeama, situata al centro di Palermo ricolma di oltre 30.000 famiglie, giovani e gruppi provenienti da ogni provincia.

Alle 18:00 il Santo Padre giunge accompagnato dai vescovi e arcivescovi delle diocesi, con cui, nel primo pomeriggio aveva avuto un’incontro.

Il Santo padre si presenta gioioso, con un sorriso appena affaticato, fatica che però, non trova spazio, fatica che viene colmata dalla forza e dal sostegno della piazza che acclama, che incita, che ama. Il santo Padre ha, ancora una volta parole di solidarietà e affetto, di ammirazione e fiducia, soprattutto per i giovani: “E voi siete segno di speranza non solo per la Sicilia, ma per tutta l’Italia. Io vi ho portato una testimonianza di santità, e voi mi offrite la vostra: i volti dei tanti giovani di questa terra che hanno amato Cristo con radicalità evangelica; i vostri stessi volti, come un mosaico! Ecco il dono più grande che abbiamo ricevuto: essere Chiesa, essere in Cristo segno e strumento di pace, di unità, di vera libertà. Nessuno può toglierci questa gioia! Nessuno può toglierci questa forza! Coraggio, cari giovani e famiglie di Sicilia! Siate santi! Alla scuola di Maria, nostra Madre, mettetevi a piena disposizione di Dio, lasciatevi plasmare dalla sua Parola e dal suo Spirito, e sarete ancora, e sempre più, sale e luce di questa vostra amata terra.

A questo punto le parole diventano superflue, perché i sentimenti, il cuore e l’anima parlano molto più chiaramente, travolgono e si lasciano travolgere.

Un ringraziamento particolare va ad Alleanza Cattolica, che c’ha permesso di poter pienamente partecipare a questa Santa visita Pastorale.


VALENTINA RAGAGLIA

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