LE VISITE

martedì 16 febbraio 2010

SCUSA, MA NON MI LASCIO INGANNARE


Ebbene, ecco arrivata al cinema l'ultima pellicola di Federico Moccia, tratta dall'omonimo romanzo: Scusa, ma ti voglio sposare. Precedentemente e a distanza ravvicinata, era uscito nelle sale cinematografiche un altro lungometraggio, ovviamente, tratto nuovamente da un altro romanzo del celebre scrittore romano: Amore 14. La trama è sempre quella, l'intreccio, lo stile, la scrittura, le situazioni (un po' assurde ed inverosimili), i personaggi, i dialoghi, non lasciano intravedere novità, originalità, freschezza, ma soprattutto legami reali ed effettivi con la gioventù e la società di oggi per un verso. Sì, perchè i racconti del Sig.Moccia rappresentano una gioventù d'oggi omologata, legata al branco, alla moda, vittima dell'incomprensione generale, indifesa ma, cosa ancor più grave, interessata esclusivamente al sesso, alla droga e al Rockandroll. Le domande allora che è necessario porsi, ma che si deve porre innanzitutto il ragazzo d'oggi sono: siamo tutti così? Siamo tutti degnamente rappresentati dai vari Step, Baby, Nicky, Alex? Siamo tutti interessati al divertimento, allo sballo senza controllo, alla libertà incondizionata e all'infrangere le regole?
E' solo colpa di noi giovani? Che ruolo hanno, invece gli adulti?
Ebbene, grazie ai dubbi ed ai perchè dei ragazzi d'oggi, il signor Moccia, che passa per lo psicologo e per il conoscitore dei sentimenti e dell'emozioni di quest'ultimi, è riuscito a crearsi un'immagine che lo possa rendere il filosofo dell'amore e il profeta della società d'oggi. In realtà Moccia non capisce e comprende a fondo quello che i giovani passano, sopportano e vivono, ma si limita (malamente) a descriverlo. Descrivere è facile, basta mettere insieme quello che empiricamente si può verificare e senza andare al nocciolo, si ha una visione della realtà. Una realtà distorta e riduttiva, però. Una realtà che non è assoluta o totalizzante, ma parziale e limitata. Eppure, ed è qui che sta la gravità della questione, moltissimi giovani si ritrovano, s'ispirano (basti pensare alle innumerevoli scritte sui muri: io e te 3 metri sopra il cielo, oppure una quantità infinita di lucchetti attaccati nei lampioni dei ponti, oppure le varie abbieviazioni come h.v.d.t.=ho voglia di te). Romanticherie? Banalità? Direi che si è creata l'usanza della spettacolarizzazione dei sentimenti, della necessità di sbandierare ai quattro venti quello che si prova per l'altro, già questo senza l'incitamento dei romanzi o dei film. Però senza dubbio, cose di questo genere non fanno altro che alimentare usi già radicati nella nostra malata società. L'amore è un fenomeno commerciale, è ridotto alla banalità, è svuotato di significato e sostanza. Grazie a Dio, checchè ne dica Moccia, i giovani non sono tutti così. Ci sono giovani che credono e cercano ancora qualcosa e rifiutano quella gioventù. E meno male! Ci sono ragazzi che rispettano ancora i genitori, che non credono che il rapporto a due sia fine a se stesso o al sesso, che vivono la loro vita impegnandosi attivamente per migliorare la società in cui vivono, che aiutano il prossimo, che si adoperano per essere d'utilità, che leggono ancora i grandi classici e la vera letteratura, che studiano, s'impegnano, s'interessano di politica, d'arte e cultura. Allora, perchè nessuno scrive di loro? Semplice: non venderebbero.

VALENTINA RAGAGLIA

3 commenti:

  1. Hai detto bene: non venderebbero. Al giorno d'oggi,con una crisi che incalza maledettamente, imperativo categorico della produzione artistica è: ti produco solo se vendi, gli orizzonti nuovi fanno paura, l'esordiente non viene aiutato nè tutelato, deve aiutarsi e proteggersi e promuoversi da solo. I punti di vista diversi, veri, fanno male, sono uno schiaffo perchè ti costringono a riflettere. Dovrebbe far notizia un diciottenne che finisce allo sbando, invece, oggi, un ragazzo che sta sui bineri "è la perla rara", la dimostrazione è che io per prima, ne ho fatto un articolo. La verità è che, come in tutte le cose, per fortuna c'è un equilibrio, sebbene nascosto in una nicchia, c'è un nucleo di goventù intelligente, aperta, attenta, che non sivergogna di amare lo studio e che sidiverte a modo suo, che ride ugualmente, anche se nn si droga o fuma o beve, che ama, senza per forza sbanderare le sue perfrmance sessuali sulla rete, senza deturpare ciò che è propirietà pubblica.
    Moccia ha solo trovato l'onda perfetta della sua vita e la cavalca fintanto che la sua tavola lo reggerà, ma prima o poi, l'onda anomala dovrà pur tornare a confondersi col mare

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  2. Ci scusiamo con i nostri lettori e Fans, ma l'apostrofo su un altro, sappiamo bene che non ci va. Ma nella nostra pagina di modifica non risulta neppure, quindi, perdonate ancora ma è solo un disguido tecnico. Grazie
    Gli amministratori

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  3. Buona giornata e buon mercoledì delle ceneri a tutti voi! Complimenti Vale, bellissimo articolo!
    Dovremmo lanciare più spesso queste "sassate" a tipi come Moccia! Insomma, siamo arrivati al ridicolo: anche le frasi dei bigliettini dei baci perugina sono scelte da lui! Ma bastaaaaaaaa!
    S.R.

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